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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

Topolino 3571: delusione al castello

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Questo numero di Topolino è forse uno dei più esemplificativi della direzione Bertani, per fumetti, rubriche e impostazione generale. Solo tre storie, tutte lunghe, tutte avventure di ampio respiro e con una particolare cura grafica. Rubriche scarse, e quasi sempre contigue a ciò di cui si tratta nelle storie. Addirittura le testate hanno con la produzione inedita di Topolino uno stretto rapporto: delle quattro vicende (contando anche l'autoconclusiva finale) di quest'albo, tre verranno presto ristampate in volumi di lusso, da fiera, libreria o fumetteria. Le conseguenze di una tale visione del settimanale sono tante e difficilmente analizzabili in poche righe: sicuramente la qualità media delle storie ne guadagna, soprattutto nell'impatto visivo dell'opera, che, a differenza di quanto poteva accadere anche solo qualche anno fa, offre sempre disegni e colorazioni ottimi, se non stupendi. Nonostante ciò, le sceneggiature non sono sempre all'altezza, e spesso anche le

La Nona di Beethoven, duecento anni dopo

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A Vienna, esattamente duecento anni fa, il 7 maggio 1824, era un venerdì. Al Kärntnertortheatrer , il Teatro di Porta Carinzia, lo stesso in cui cinque anni dopo avrebbe fatto il suo debutto viennese un tale Chopin, si tiene la prima esecuzione della Nona di Ludwig van Beethoven.  La Sinfonia n. 9 in Re minore per soli, coro e orchestra, op. 125 , detta più brevemente Nona o Sinfonia corale, è da tutti conosciuta per contenere la messa in musica di un'ode del poeta tedesco Friedrich Schiller, An die Freude , Alla gioia, che è sicuramente il brano più conosciuto dell'opera, anche perché l'Unione europea ha fatto della sua versione strumentale il suo inno. Beethoven in effetti conosceva l'ode di Schiller, pubblicata nel 1786, grazie a un amico del poeta che insegnava a Bonn nella stessa università in cui Ludwig frequentava le lezioni di filosofia, e già dal 1793 sappiamo che ne avesse in mente un adattamento musicale. Il tempo propizio arriverà solo molti decenni dopo: il

Topolino 3570: il nuovo kolossal di Casty

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Stavolta ho cambiato approccio nei confronti delle storie a puntate: l'avventura di Casty, avendone letto il breve prologo nello scorso numero, mi stuzzicava troppo per essere lasciata lì fino all'8 maggio, perciò ho deciso che d'ora in poi leggerò episodio per episodio, recuperando di volta in volta quelli precedenti. Fatta eccezione per i meravigliosi disegni, la Spectralia antartica  per adesso non mi intriga. La vicenda scorre tranquilla, si aprono strade e si delineano nuovi personaggi, luoghi e tempi; ma si alternano momenti di avventura e coinvolgimento emotivo a situazioni comiche che a volte risultano fuori luogo. Mi è sembrato quasi che l'autore esitasse a scrivere una storia 'impegnata'. Queste impressioni iniziali dovrebbero smentite dai prossimi episodi, in cui il racconto si svilupperà maggiormente. L'indice del numero è il seguente: Topolino e la Spectralia antartica (episodio 1 di 3) Soggetto, sceneggiatura, disegni e supervisione colore di