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Topolino 3570: il nuovo kolossal di Casty

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Stavolta ho cambiato approccio nei confronti delle storie a puntate: l'avventura di Casty, avendone letto il breve prologo nello scorso numero, mi stuzzicava troppo per essere lasciata lì fino all'8 maggio, perciò ho deciso che d'ora in poi leggerò episodio per episodio, recuperando di volta in volta quelli precedenti. Fatta eccezione per i meravigliosi disegni, la Spectralia antartica  per adesso non mi intriga. La vicenda scorre tranquilla, si aprono strade e si delineano nuovi personaggi, luoghi e tempi; ma si alternano momenti di avventura e coinvolgimento emotivo a situazioni comiche che a volte risultano fuori luogo. Mi è sembrato quasi che l'autore esitasse a scrivere una storia 'impegnata'. Queste impressioni iniziali dovrebbero smentite dai prossimi episodi, in cui il racconto si svilupperà maggiormente. L'indice del numero è il seguente: Topolino e la Spectralia antartica (episodio 1 di 3) Soggetto, sceneggiatura, disegni e supervisione colore di

Topolino 3569: streghe e corsari

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Mi sono deciso finalmente a recuperare i tre episodi de Il mondo di ghiaccio : la curiosità era troppa per aspettare fino all'uscita di Topolino 3570, che conterrà l'ultimo episodio. La storia che ho letto finora è davvero avvincente. Ben scritta, soprattutto nei dialoghi, e ottimamente congegnata: è il primo capitolo che leggo, del nuovo ciclo su Amelia e le sue amiche "streghe vulcaniche", eppure nel mezzo di una vicenda elaborata sono riuscito a conoscere e riconoscere subito la pletora di nuovi personaggi che animano il mondo streghesco, di sicuro anche grazie alla loro caratterizzazione fisica, che non è forse opera di Giuseppe Facciotto ma viene da questi magistralmente interpretata. Lo stesso è avvenuto con quegli elementi del mondo magico di turno che spesso nei libri fantasy vengono presentati barbosamente e improficuamente. Enna invece è stato capace di inserire nel racconto luoghi, figure, consuetudini e archetipi dell'ambientazione stregata in maniera

Topolino 3568: universi sconosciuti

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Il mio secondo passaggio di questo "ritorno" al fumetto Disney non si è rivelato all'altezza del precedente. Questo l'indice: Il mondo di ghiaccio - Amelia oceanica contro le Streghe vulcaniche (episodio 2 di 4) Storia di Bruno Enna Disegni e chine di Giuseppe Facciotto Colore di Manuel Giarelli Topolino e l'albero della verità (primo e secondo tempo) Storia di Francesco Artibani Disegni di Lorenzo Pastrovicchio Chine di Michela Frare Colore di Putra Shan Bin Bin Abd Jalil Pianeta Paperino - La vecchia carretta Storia di Vito Stabile Disegni e chine di Marco e Stefano Rota Colore di Diana Laudando La grande mitologia papera - Il filo di Paperarianna Storia di Luca Barbieri Disegni e chine di Emmanuele Baccinelli Chine di Michela Frare Colore di Francesca Vivaldi Dello strano 3568 ho apprezzato la breve di Vito Stabile che ricalca, ma con un occhio moderno, le ten pages . I disegni di Rota sono essenziali; apprezzo anche, nel contesto di uno stile un po' rétro

Topolino 3567: il mio ritorno

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Era da un po' che non prendevo in mano Topolino, e complici la riapertura del forum del Papersera, rimasto in pausa per qualche mese a causa di vicissitudini legali, e i 75 anni di libretto, fondato il 7 aprile 1949, ho deciso in queste settimane di tornare in edicola. Lascio qualche riflessione sul numero celebrativo, il 3567. L'indice è questo: La ciurma del Sole Nero - Rapsodia in verde  Soggetto, sceneggiatura, disegni, chine e supervisione colore di Marco Gervasio Colori di Irene Fornari Il mondo di ghiaccio - Amelia oceanica contro le streghe vulcaniche (episodio 1 di 4) Soggetto e sceneggiatura di Bruno Enna Disegni e chine di Giuseppe Facciotto Colori di Manuel Giarolli Paperina, Paperino e l'arte della pignatta Soggetto e sceneggiatura di Giulio Gualtieri Disegni e chine di Ottavio Panaro Colori di Martina Andonova Qua & i Bumpers - Un chitarrista di troppo Soggetto e sceneggiatura di Giorgio Salati Disegni e chine di Mattia Surroz Colori di Ilaria Castagna e

Morgan e una doppia canzone di Guccini

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Guardavo oggi un video su YouTube : Morgan era ospite di un certo Davide Boscacci a non so quale evento sulla pubblicità — non ho voluto approfondire più di quanto era contenuto nel video stesso. Il tema della loro chiacchierata era "dieci domande scomode": inutile dire che il conduttore, a dire vero un po' vuoto, gliene ha poste appena due o tre, e di queste nessuna era scomoda. Morgan è entrato sorreggendosi con una stampella, indossando un completo a tre pezzi coi pantaloni a strisce verticali, sfoggiando un'insolita chioma lunga e bianca a metà tra Beethoven e Drusilla Foer, beninteso senza offesa per i due poveretti, e mostrando segni evidenti di una particolare allegria. Insomma, il povero Davide l'ha beccato in un buon  momento e ha parlato forse un minuto sui quarantacinque che compongono l'intervista: Il discorso, prendendo avvio da una risposta di Morgan sulla pubblicità, si è dipanato poi su temi filosofico-ontologici e artistici di rilievo. Il perc